Invidia ed autostima

L’invidia si crea nel rapporto dell’altro che ci fa vedere qualcosa che desideriamo ma ...


L’invidia si crea nel rapporto dell’altro che ci fa vedere qualcosa che desideriamo ma che riteniamo non essere in grado di ottenere.

Questo confronto scatena una sofferenza che porta ad in-videre, ovvero guardare contro, guardare con ostilità, nella con risentimento la felicità, il benessere e il successo altrui da cui ci si considera ingiustamente esclusi da tali beni

Il confronto con l’altro determina la consapevolezza della nostra mancanza, da cui scaturiscono emozioni come il senso di inferiorità, di inadeguatezza, la frustrazione, il senso di impotenza, l’odio e la rabbia per la grandezza dell’altro. La reazione più semplice legata alla scarsa autostima è la svalutazione dell’altro.

L’invia e la svalutazione è quindi una strategia per impedire la caduta del proprio fragile valore che quindi nasconde i nostri limiti, la nostra bassa autostima e la scarsa fiducia in sé stessi.

Questo meccanismo però si trasforma in disfunzionale perché l’individuo non riesce in questo modo 

ad instaurare relazioni positive con gli altri, restando bloccato in sentimenti come il risentimento, l’astio, la vergogna senza riuscire a vedere invece le nostre risorse, le nostre potenzialità, le nostre possibilità. 

E’ necessario invece attraverso un percorso terapeutico imparare ad accettare le nostre fragilità e i nostri sentimenti negativi per iniziare ad individuare le nostre risorse, le nostre potenzialità, i nostri desideri. Ciò ci porterà a riuscire a confrontarsi con l’altro e vivere la ricchezza della differenza.

Il confronto con gli altri diventa così uno stimolo a migliorarsi, ad arricchirsi, a rendere la vita più ricca e stimolante, una motivazione all’azione e alla crescita.

Il mettersi in gioco responsabilmente nei confronti degli altri con una sempre maggiore fiducia in sé stessi permette di crescere e di raggiungere un appagamento.

La fiducia in sé stessi cresce nel momento in cui impariamo a leggere le nostre emozioni, analizzare propri pensieri di inferiorità e trasformare i propri limiti in risorse per una accettazione incondizionata di noi stessi.

Al contrario ricorrere invece ai meccanismi dell’invidia e della svalutazione e critica altrui determina una sempre minore consapevolezza di noi stessi ed una incapacità di vivere autenticamente ed in maniera costruttiva le relazioni rimanendo così nell’isolamento e nell’insoddisfazione di una vita limitata. 

Dott.ssa Annalisa Fronzoni